Mostra Fotografica
Gli alunni dell’IIS “Luigi Palma” di Corigliano al Castello Ducale in visita al 18° Festival della Fotografia
Venerdì 24 settembre gli studenti delle classi quarte e quinte dell’indirizzo Grafica e Comunicazione dell’IIS “Luigi Palma” hanno partecipato all’uscita didattica, in programma nella settimana dell’accoglienza promossa e fortemente voluta dalla Dirigente Scolastica Cinzia D’Amico, nel centro storico dell’area urbana di Corigliano, per visitare il Castello Ducale e le mostre fotografiche del Festival “Corigliano Calabro Fotografia 2020-2021”, accompagnati dalle prof.sse Brunetti Anna, De Marco Valentina, Ferrante Sonia e Greco Angela.
Il 18° Festival della Fotografia si è svolto dal 3 al 5 settembre e quest’anno, in particolar modo, ha restituito, dopo due anni di chiusura per la pandemia (che ha messo a dura prova il settore della cultura) un ritorno alla vita e alle relazioni sociali offrendo ai visitatori un contributo e una condivisione artistica e formativa soprattutto per gli appassionati dell’arte in generale e per i cultori della fotografia in particolare.
Sin dalla prima edizione la peculiarità del Festival è stata quella di affidare a un autore il compito di fotografare Corigliano e il suo territorio. Nell’edizione di quest’anno è stato scelto Lorenzo Cicconi Massi che attraverso “I ragazzi di Calabria” racconta di giovani, studenti di non più di 17 anni, ragazzi che nel pomeriggio giocano a pallone tra i vicoli del centro storico o che giocano con le loro ombre proiettate sui muri del castello; ragazzi in un campo duro e crepato “immobili e fiduciosi, sono parte stessa del paesaggio e di questa terra, di ogni terra del mondo, in attesa che finalmente qualcuno riconosca il loro straordinario potere. E poi c’è il mare. Il mare a Schiavonea ce l’hanno nella storia di ogni famiglia, lo respirano, ci vanno a vedere la luna che sorge, ci vanno a fare niente”.
Gli studenti divisi in due gruppi hanno visitato alternandosi il Castello Ducale e la mostra fotografica di quattordici autori di levatura nazionale e internazionale: fotografi, registi, docenti e documentaristi, fotoreporter, editori e designer, tutte grandi personalità che, attraverso il linguaggio fotografico e il proprio stile, offrono una visione interpretativa, documentaristica e personale di mondi e di storie sconosciute, di tradizioni, di crimini dell’umanità, di malattie, di disagi psicologici, di diversità, condizioni personali e di trasformazioni identitarie, appartenenti e comuni in diversi soggetti e in svariate parti del modo: dall’Italia alla Norvegia, da Milano alla Havana, dalla Calabria all’Aquila, dalla Sicilia a Barletta, dal Kazakistan al Circolo Polare Artico fino all’estremo nord della Russia.
È stata un’esperienza stimolante e formativa e gli studenti sono rimasti entusiasti perché attraverso la visione dei portfolio di questi grandi fotografi hanno avuto la possibilità di viaggiare, di conoscere ed esplorare altri mondi e altre realtà, sociali, psicologiche e introspettive che hanno emozionato, smosso le coscienze o semplicemente meravigliato e appassionato, ma soprattutto hanno constatato quello che diceva il grande fotografo e gallerista statunitense Alfred Stieglitz che “nella fotografia c’è una realtà così sottile che diventa più reale della realtà”.