Convegno sulla Legalità


“Legalità un investimento per l’Italia e l’Europa”

convegno del 17 novembre 2015- Cosenza

ITC “L. Palma”- Corigliano Cal. (Cs)

Un piccolo gruppo di studenti e studentesse dell’ITC “L.Palma”, la dirigente scolastica dott.ssa Cinzia d’Amico e la docente Patrizia Anna Campanile hanno preso parte al Convegno “Legalità un investimento per l’Italia e l’Europa”. L’evento, organizzato dal Ministero dell’Interno, si è tenuto a Cosenza presso la Sala Mancini della Camera di Commercio, con il contributo della Prefettura e della Camera di Commercio di Cosenza. Oltre ai relatori si è avuta la presenza della Presidente del Tribunale di Castrovillari dott.ssa Caterina Chiaravallotti, del Prefetto di Cosenza dott. Gianfranco Tomao e del Presidente della Camera di Commercio di Cosenza Klaus Algieri, a cui rivolgiamo i ringraziamenti per l’organizzazione funzionale e ineccepibile. Il convegno ha portato l’attenzione degli studenti sulla necessità di coniugare attività lavorativa e legalità. La partecipazione delle scuole superiori della provincia è stata massiccia e in tante hanno portato contributi con interventi e quesiti. Per il nostro istituto si è fatta portavoce Vanessa Avato della 5A- Grafica e Comunicazione. E’ per questo motivo che si condivide l’intervento di Vanessa e si ringraziano i partecipanti appartenenti alle classi dell’ultimo triennio dell’indirizzo Grafica e Comunicazione: Vincenzo Lesci, Luigi Malvasi, Pio Chimenti, Francesco Sammarro, Demetrio Canadè, Alessandro Cofone e Angelica Cassavia.

- Buon giorno, sono Vanessa Avato frequento l’indirizzo Grafica e Comunicazione dell’ ITC “L. Palma” di Corigliano Calabro. Porgo i saluti di tutto l’Istituto e della dirigente scolastica, la dottoressa Cinzia d’Amico, ai convenuti e, in particolar modo, agli organizzatori del convegno, al moderatore dott. Massimo Clausi, al presidente della Camera di Commercio Klaus Algieri, e a Sua Eccellenza il Prefetto dott. Gianfranco Tomao. Prima di procedere voglio ricordare che non pensavo di arrivare in questa Sala passando dal dolore per la bandiera francese e per la scomparsa della studiosa italiana Valeria Solesin, nella quale facilmente ci possiamo identificare. Una giovane donna aperta alla convivenza multietnica, disposta a lasciare l’Italia pur di studiare e lavorare, nel rispetto dei principi che stanno alla base della nostra società.

Le recenti azioni terroristiche devono spingerci a dare il massimo valore alla Libertà e all’applicazione della Legalità che la nostra società riconosce a tutti gli esseri umani. Presso il nostro Istituto si pone particolare cura all’educazione alla legalità, pertanto è un piacere rispondere, con la nostra presenza, a questi appuntamenti che ci portano a contatto con le autorità preposte alla tutela ed alla salvaguardia della legalità.

La legalità è un tema che ci porta in contatto con tutte le sfere del “vivere civile”, dal mondo del lavoro, al mondo politico, ai rapporti interpersonali formali ed informali ed ai rapporti d’amicizia. Pertanto investire in incontri formativi ed divulgativi è un’attività utile per la diffusione delle “buone pratiche” ed è un investimento a lungo termine che vede in noi, adulti di domani, i prosecutori dei modelli di civiltà qui proposti.

Mi riferisco: alle politiche di educazione alla legalità per lo sviluppo del senso civico, base per una comunità unita nel riconoscimento delle regole che si è data; alle attività di prevenzione del disagio sociale, causa della devianza e dell’incremento della microcriminalità e, infine, alla tutela delle vittime di reati contro i minori. 

Come esponente del mondo giovanile, mi faccio portavoce di un semplice riflessione: dove non c’è legge non c’è reato e dove non c’è reato non c’è libertà e non c’è civiltà.

Questo corollario ci porta direttamente a considerare il salto evolutivo che siamo chiamati tutti a fare, nella fase della crescita personale, dallo stato naturale allo stato civile, politico e sociale.

Gli stili di vita che adottiamo ci portano a considerare il diritto alla libertà in contrasto con la legalità. Le dinamiche di gruppo, l’influenza dei media e la scarsità di modelli nella vita pubblica inducono a credere che: l’affermazione della propria libertà sia elemento imprescindibile per la vita.

La “percezione della legalità” diventa percezione di controllo, contrasto, repressione e punizione da parte delle forze dell’ordine e della magistratura. 

Questo fraintendimento rischia di renderci inconsapevoli autori o vittime di reati.

Ed è qui che si afferma il ruolo importante che può e deve avere la vita scolastica.

La scuola è il luogo di relazione degli adolescenti con i coetanei e con gli adulti, dove le regole sono stabilite dagli adulti ma possono anche essere discusse. È il luogo dove nasce la trasgressione attraverso atti di vandalismo e bullismo, ma è anche il luogo protetto dove crescere.

La scuola è il luogo ideale dove possiamo apprendere che il diritto alla libertà ha dei limiti determinato dalla libertà altrui. Solo la regolamentazione dei rapporti, la conoscenza e il rispetto del diritto e delle leggi garantiscono la libertà per tutti.

"Ubi homo, ibi societas. Ubi societas, ibi ius. Ergo ubi homo, ibi ius".*

Grazie.-

*trad. “Dove è l’uomo, lì è la società. Dove è la società, lì è il diritto. Quindi dove è l’uomo, lì è il diritto”.

Convegno sulla Legalità